LA SCIMMIA NUDA

di Desmond Morris (traduzione di Andrea Tramontana), Bompiani


Se è vero che per conoscere se stessi è importante capire da dove si viene, allora questo libro provocatorio può essere utile per vederci con un pizzico di supponenza in meno. Ad ormai più di mezzo secolo dalla pubblicazione, questo testo dissacrante continua ad affascinare.
Il famoso zoologo ed etologo britannico dà alla luce un’opera lungimirante che, con scientificità e rigore logico, ci offre un punto di vista politicamente scorretto, ma ci apre brillantemente gli occhi sulle nostre origini in quanto eredi di primati.

L’autore ci mostra una spiegazione in chiave zoologica ed evoluzionistica delle cause di numerosi atteggiamenti che ancora oggi abbiamo e ci chiarisce uno dei nostri maggiori enigmi: come mai la nostra pelle è per lo più esposta? Perché siamo gli unici primati su 193 specie ad essere nudi?
Il libro è diviso in otto capitoli, otto piccoli e geniali trattati sui nostri comportamenti biologici e sui nostri approcci socio-culturali, senza tralasciare ciò che ci accomuna agli altri animali.

Una lettura sorprendente e rivoluzionaria, perfino divertente ed ironica, che tuttora viene annoverata tra i testi fondamentali nello studio dell’antropologia. Il linguaggio è quello tipico della divulgazione scientifica, perciò assolutamente approcciabile da chiunque. Non bisogna dimenticare che i dati statistici citati sono da ricondurre alle società di 50 anni fa, ma l’essenza dei temi sviluppati resta attualissima.

Consigliato a chi ha voglia di mettere alla prova il proprio modo di guardarsi allo specchio (la copertina non sembra proprio un richiamo a quest’oggetto controverso?).

[Serena, @culturalpills]

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