di Jane Austen (a cura di Anna Luisa Zazo), Mondadori

Ho terminato da poco questo piccolo gioiello inglese.
Cathrine è una giovane donna inserita nella società inglese di inizio ‘800. Anche qui, come in Orgoglio e Pregiudizio, la Austen adora raccontare e descrivere i balli, la quotidianità e la gioventù, i flirt, le occhiate e i primi amori. E come sempre, non manca quella brillante ironia che critica le frivolezze.
Non aspettatevi una grande trama, no, ma aspettatevi, lo stile elegantissimo a cui la nostra autrice inglese ci ha abituato. Ma vi avverto, in questo romanzo Jane Austen inserisce un elemento speciale: il mistero. Per tutto il racconto Cathrine rimanda alla letteratura gotica (se siete appassionati, in effetti, potrete trovare numerosi consigli di lettura dalla nostra protagonista, come, ad esempio, “I misteri di Udolpho” di Ann Radcliff) e proprio lei, verso la fine del libro, si ritroverà immersa in un ambiente misterioso e spettrale. Ma non voglio svelarvi altro.
È una lettura perfetta per questo periodo. Leggetelo a casa, sotto il piumone, con la pioggia che picchietta sulla strada, un temporale nel frattempo non sarebbe male per creare l’atmosfera giusta e una tazza di tisana fumante. Non dimenticate le candele nella stanza e qualcosa con cui difendervi nel caso doveste imbattervi in un fantasma.
In realtà questo è anche un post speciale di ringraziamento. Serena mi ha donato a sorpresa questo libro durante un periodo di intenso stress da sessione universitaria. Non poteva fare cosa più bella. In più ha trovato anche l’edizione mondadori, ma cosa pretendo di più?
È sempre bello ricevere in dono dei libri, ma, diciamocelo, non sempre questi regali sono azzeccati. Ma la mia comprare ormai mi conosce troppo bene.
[Sara, @culturalpills]
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