
Capita a volte che si scopra tantissimo su noi stessi leggendo. Questo perché un libro è uno strumento molto potente che può lasciarci una chiave di lettura per osservare la realtà da prospettive diverse. Il libro è un oggetto rivoluzionario; ma non di uno sconvolgimento repentino, bensì lento e profondo.
Quanto a fondo possa trovare collocazione dentro di noi o quanto possa influire sul nostro pensare futuro, questo non è dato saperlo, ma è senz’altro vero che leggere è un’azione perturbante. Siamo anche ciò che leggiamo? Forse sì. E, al di là della sua fisicità, tangibile, si scopre la natura multisfaccettata del libro, incredibile e generoso prodotto culturale: ci offre un ponte diretto per altre culture, ci proietta in altre epoche; poi, (perché no?) è un amico fedele che ci tiene compagnia quando ne abbiamo bisogno, un porto sicuro al quale tornare.
Se c’è in noi questa passione, i libri arrivano a scandire il tempo della nostra esistenza, accompagnandoci instancabilmente durante il nostro percorso.
Libro. Etimologicamente, la parte interna della corteccia degli alberi. Sembra quasi un termine coniato volutamente per indicare la facilità di dialogo che quest’oggetto magico ha con la nostra architettura intima, che viene lavorata lentamente pagina dopo pagina.
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Il blog è bellissimo,come l’amore per la lettura, siete una forza !
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